| CAPITOLO DICIOTTO Con la notizia del matrimonio e la gravidanza arrivarono a Montepulciano anche i genitori di Stefania, il padre finalmente aveva capito che la figlia era libera di amare chi voleva e aveva capito che amava davvero giacomo. Giacomo era agitato per l’incontro con i genitori di lei, non sapeva mai che dire, anche se con Stefania era diverso, era la donna della sua vita, e forse era proprio questo che non lo tranquillizzava, ansi la cosa lo metteva ancora di più in agitazione. - mamma, papà… ben arrivati! Stefania abbracciò i genitori e poi presentò giacomo. - e così tu sei il famoso giacomo? Sai ti credevo più bello visto e considerando che mia figlia è persa per te da 20 anni - papà, non cominciare! - era solo una considerazione… comunque ti dispiace se stasera andiamo a cena io e te giacomo? - no signor virgili si figuri, accetto volentieri “bene alle 21 qui sotto” disse e poi rivolto verso Stefania gli chiese se lo accompagnava a fare un giro per la cittadina - certo venite, tanto ho la giornata libera Si avvicinò a giacomo e lo baciò per salutarlo, sapendo che lo avrebbe messo in imbarazzo, infatti giacomo baciava Stefania ma con un occhio guardava il padre, che gli guardava attentamente non togliendo gli occhi da giacomo. - amore rilassati, mio padre non ha mai mangiato nessuno Giacomo annui e gli diede un altro leggerò baci prima di lasciarla andare. La giornata proseguiva lenta ma tranquilla, giacomo non vedeva l’ora che arrivassero le nove per togliersi subito il pensiero, ma il tempo sembrava non passare mai e lui era sempre più nervoso e agitato. La sera in caserma si stava preparando quando sentì bussare, era Stefania. - si può? - certo entra - giacomo sembra che devi andare al patibolo! Lo prese in giro Stefania - peggio molto peggio - ma dai scemo, è solo una cena! - lo dici tu, non saprò che dirgli, che fare, sono nervoso perché è la prima volta in vita mia che mi sento così, il fatto che è tuo padre mi agita… ti amo piccola e ho paura! - tranquillo amore, le parole ti verranno quando sei lì, e poi te gli piacerai Gli mise le mani intorno al collo e gli sussurrò che era bellissimo, giacomo ne fu felice, molto felice e la baciò, ma vedendo l’ora non si poteva trattenere anche se avrebbe voluto - salve Giacomo, è in anticipo, bene! Arrivati al bar germano giacomo avrebbe voluto dirgli tante cose, ma le parole gli si bloccavano in gola, per fortuna che il primo a rompere il ghiaccio fu Sergio Virgili. - senti giacomo sarò sincero con te, all’inizio non mi piacevi, volevo che mia figlia si sposasse con un altro, però non posso decidere della sua vita, lei ti ama e tu sei un bravo ragazzo… ma ti avverto se la fai soffrire ti spezzo tutte le ossa! - signor virgili… - chiamami Sergio “va bene, Sergio…” cercò le parole e continuò sospirando: “io amo Stefania, l’amo da impazzire e voglio renderla la donna più felice del mondo, quello te lo dico ma non lo prometto… perché è quel che sarà!” Il signore virgili sorrise a giacomo, e per tutto il resto della serata scherzarono, parlarono a lungo come due buoni amici. Sergio si dovette ricredere su Giacomo e Giacomo su Sergio. Da quanto si trovavano in sintonia non si resero conto che si era già fatta l’una. Giunti in caserma Stefania con la signora virgili si avvicinarono preoccupate - ma a quest’ora si rientra? …papà non è che hai fatto il lavaggio del cervello a giacomo vero? - tranquilla piccola, tuo padre è simpaticissimo! Disse giacomo mettendogli una mano intorno alla vita e baciandola sulle labbra. Stefania da quel gesto capì che quei due non solo avevano trovato un punto d’incontro ma erano diventati amici - noi andiamo vi lasciamo soli, mi raccomando giacomo non scordarti di domani eh! - certo Sergio tranquillo Una volta soli Stefania guardò interrogativa Giacomo. - domani? - si domani vado a giocare a tennis con tuo padre! - vai a giocare a tennis con mio padre? Stefania a quelle parole si meravigliò, suo padre amava il tennis ma non aveva mai invitato nessuno a giocare con lui. - si, abbiamo parlato molto, abbiamo tante cose che ci accomunano… la prima che amiamo entrambi una stupenda donna dagli occhi verdi, capelli lunghi e ricci e con un sorriso che fa perdere la testa! Le loro labbra si avvicinarono… ormai potevano amarsi alla luce del sole, Stefania era andata in maternità un po’ prima del previsto, passarono la notte in camera di giacomo anche se non avrebbero potuto, in casa loro, una bellissima casa grande che aveva trovato giacomo per caso girando per Montepulciano, una casa luminosa, accogliente, il loro nido d’amore, c’erano i virgili e loro ormai abituati a non fare rumore la mattina e ad uscire dalla stanza come due ladri.
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