“Non avevi mai usato una maledizione senza perdono, vero, ragazzo? Devi volerlo, Potter! Devi voler provocare dolore...goderne!”
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| Sono ormai passati 4 anni da quando sono entra nell’arma, da due è stata abolita la regola che fra colleghi della stessa caserma nn si possono avere relazioni ed è passato solo un anno che sono accanto a un uomo meraviglioso, che è il comandate di questa caserma. Ecco ho iniziato senza presentarmi, cmq mi chiamo Virginia e sono il sostituto da più di un anno del vicecomandante, Maresciallo Stefania Virgili, nn che ex del comandate. Si so già cosa vi state chiedendo il comandante, Maresciallo Giacomo Contini, è il mio fidanzato, siamo qui per raccontarvi la mia storia anzi la nostra storia, quindi iniziamo. Io ho sempre sognato la divisa fin da ero piccola e quando ho avuto la possibilità di provare ho provato e ora eccomi qua con addosso la divisa tanto sognata, beh ormai sono passati 4 anni da quando ho finito il corso per allievi marescialli e ora sono qui come sostituta del maresciallo Virgili che è dovuta partire per una missione, un e mezzo fa e ancora nn è tornata. Quando sono arrivata ho trovato una caserma pronta ad accogliermi, anche se Giacomo in un primo momento nn voleva accertarmi in nessuna maniera, per mi diceva che i miei modi di fare richiamavano quelli del maresciallo Virgili e ogni volta che ne accennava diventava triste, allora un giorno presa di coraggio gli chiesi: “Giacomo come mai ogni volta che parli di questo maresciallo Virgili diventi triste?” e lui: “sai siamo stati insieme per un po’, ma poi l’ho lasciata perché il mio e il suo carattere erano incompatibili e anche perché ero geloso perso della sua amicizia con il colonnello Di Chiara.” Io: “ah ho capito! Mi dispiace, nn volevo ricordati cose tristi.” Giacomo: “tranquilla è arrivato il momento di mettere la parola fine a questa vicenda, ho bisogno di nuove conoscenze è il momento di far tornare il vero Giacomo Contini!” Io: “come sarebbe il vero Giacomo Contini?” Giacomo: “te ne accorgerai molto presto maresciallo!” Il giorno dopo uscii con il lui per una commissione. Quando a un certo punto ho visto un mio ex compagno Francesco e lo chiamai: “Francesco, ciao. Come va?” Francesco raggiungendomi: “tutto bene. Tu? Vedo che hai trovato l’amore della tua vita!” io diventai tutta rossa e dissi: “ma cosa dici io e Giacomo siamo solo colleghi e amici tutto qui!” Francesco: “si va beh solo colleghi! Cmq ora scusami che devo andare. Ci sentiamo ciao!” Io: “ciao.” Giacomo: “chi era quello che alludeva che siamo fidanzati?” Io mentre riprendo a camminare: “un mio ex compagno di classe, che per anni ho avuto una cotta.” Giacomo: “ah capito.” Poi mentre stavamo camminando ci accorgemmo che alla banca qualcosa nn andava. Io dissi: “Giacomo secondo me c’è in corso una rapina inizio a chiamare la caserma?” Giacomo mi guardò negli occhi e mi disse: “si chiama pure la caserma!”mentre disse questo estrasse la pistola e io chiamai i colleghi poco dopo anche io estrassi la pistola e inizia ad aspettare i rinforzi. Quando arrivarono i rapinatori erano ancora dentro la banca. Io e Giacomo ci avvicinammo alla macchina e ci mettemmo i giubbetti antiproiettili e poi insieme agli altri escogitammo un piano per bloccarli all’uscita. All’uscita loro si accorsero di essere circondati e tornarono dentro e presero un ostaggio e riuscirono a questo punto mi feci avanti, in un primo momento Giacomo mi disse: “Virginia ti prego nn andare è pericoloso!”ma io testarda ho proseguito nel mio intendo e mi avvicinai e dissi: “ragazzi nn è bello far quello che state facendo sapete che per aver rapinato una banca rischiate dai 15 anni in su di galera? Ne è valsa la pena? In più se uccidete l’ostaggio potreste prendere l’ergastolo vi conviene?” un ragazzo della banda disse: “ma guarda un po’ mo pure i fimmine sbirre, ma da quando si è visto? Nn è che ti vorresti venire a fare un giro con noi siamo ben dotati tutti e tre!” Io: “ah si! Venite a prendermi!” Giacomo mi si avvicinò e mi disse: “ma che sei scema? Sono tipi pericolosi!” Io: “Giacomo per favore fammi fare il mio lavoro.” I ragazzi si avvicinarono e lasciarono l’ostaggio. Quando furono abbastanza vicini feci un segno a Giacomo e lui fece intervenire i nostri, solo che uno aveva capito e mi prese per la gola e mi disse: “era tutta una trappola ora la pagherai!” Giacomo dopo che gli altri ebbero arrestato i componenti della banda si mise dietro di lui e gli disse: “pezzo di merda lasciala andare o ti ammazzo” Io: “Giacomo nn fare sciocchezze!” lui continuò: “lasciala andare o ti faccio fuori!” il ragazzo mi lasciò andare e Giacomo l’arresto.
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